venerdì 16 gennaio 2009

allora sono induista? no...protestante

protestante? e l'advaita vedanta? eeeehhhh c'è l'aggancio c'è ma non si vede... dunque, prendete la teoria dell'intelligent design e stiratela fino a farla coincidere con quella delle stringhe. poi prendete la dottrina dei metodisti e trovatele un posto nell'uovo cosmico induista, ma quello delle upanishad, non quello vedico, e il gioco è fatto. non è chiaro? ma è evidente. il Dio padre di Gesù è lo stesso Grande Universo, solo che lui lo chiamava abbà e noi diciamo che siamo fratelli in Cristo alla wesley....

ma allora? allora abbiamo lo stesso Dio : la fonte, la sorgente, qualcosa da cui scaturisce, viene lanciata, promana, da cui viene emanata la realtà. il conflitto teologico col cristianesimo sta in due punti: l'emanazione e la figura del Cristo.

l'emanazione perchè teologicamente Dio non è la natura emanante, ma qualcos'altro che ne sta fuori. altrimenti si confonderebbe col panteismo e questo è ciò che dicono i teologi cristiani. ebbene è qui che sbagliano secondo me. spinozianamente io abbraccio il deus sive natura e il bello è che non trovo contraddizione con la visione cristiana. ci può stare benissimo un Dio che è tutto, ovunque, infinito ed eterno, no? non vuol dire che Dio è tutto? e non per questo è possibile dire che tutto è Dio. perchè ciò è impossibile, mancherebbe il tutto di qualcosa in più, dello spirituale .

Cristo: chi è costui? ma non è un problema. se vale il ragionamento di prima allora è facile. Egli è Dio. e fin qui ci siamo. bisogna aggiungere però che lo siamo anche noi anche se suona un tantino presuntuoso. dobbiamo fissare la mente al Grande Universo (lo chiamo così per fare il verso al Grande Cocomero di Linus... mi sembra simpatico come nome) e immedesimarvici. secondo il grande detto tat tvam asi (tu sei quello). bisogna che riconosciamo l'universo in noi e noi nell'universo. in tutto questo non c'è posto per inferni o paradisi: solo l'eternità.

altro problema e la morale allora? ma dài è facile. tutto si basa su due principi: quello di costruzione e quello di distruzione. da che parte vogliamo schierarci? ok alla prossima.

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